di Marco Lamis
Come riportato in altro apposito Registro cronologico delle Concessioni, con circolare 8 settembre 1989, fu, poi, istituita la Croce al Merito di Guerra della R.S.I.
Ricorrendo lodevole comportamento e specifiche condizioni di sevizio, essa, accompagnata da apposito attestato, spetta ai militari delle FF.AA. della R.S.I., al personale della Croce Rossa Italiana e del Sovrano Militare Ordine di Malta, ai militarizzati ed assimilati, ed ai civili che hanno collaborato attivamente con i reparti convolti nelle operazioni militari dal 9 settembre 1943 sino alla cessazione delle ostilità. La stessa è concessa alla memoria di coloro che, appartenendo alle FF.AA. o cooperando con esse, siano caduti sul campo o siano deceduti in seguito a ferite o lesioni prodotte da mezzi bellici durante lo svolgimento di azioni di offesa o difesa del nemico.
Essa ha forma di croce a bracci eguali, contornata su entrambe le facce, con finitura bronzo brunito. Di mm. 40,5 per mm. 40,5 per mm. 3 di spessore, presenta alla sommità un passante forato con un anello triangolare con vertice in basso, che accoglie un nastro in gros grain azzurro, largo mm. 40, montato per una altezza di mm. 76,5 e attraversato verticalmente da due righe bianche di mm. 4,5 ciascuna, fra loro distanti mm. 8.
Sul recto, la dicitura “MERITO DI GVERRA”, estesa lungo i bracci orizzontali; ed, entro il braccio inferiore, un gladio circondato di alloro. Sul verso, al centro, un aquila ad ali spiegate con capo rivolto a sinistra, la quale stringe tra gli artigli un fascio repubblicano, con scure emergente a destra e volta in basso.
In tale forma, la Croce è attribuita a quanti hanno completato un anno di campagna (1943-44, cioè dal settembre 1943 al settembre 1944 oppure 1944-45 cioè dall’ottobre 1944 a fine guerra). A quanti, invece, vantano due anni di campagna, il nastro della decorazione è caricato di una barretta di bronzo brunito, fissata al tessuto con due flange appuntite e pieghevoli. La barretta, di mm. 38,5 per mm. 8,5, contornata sul margine, reca, a tutto campo, le date “1943-44” e “1944-45”, separate da un gladio circondato di alloro (o forse di quercia), alto mm. 11,5.
A margine, si noti che il modello descritto ed adottato dall’U.N.C.-R.S.I. è frutto di una autonoma ed originale elaborazione e differisce radicalmente dalla Croce al Merito di Guerra progettata nell’autunno 1944 ed ufficialmente approvata il 6 aprile 1945, dal Governo della R.S.I., ma mai adottata. In proposito, per maggiori chiarimenti, si vedaSparacino F., Distintivi e Medaglie della R.S.I. 1943-45, della Legione SS Italiana, dei Veterani della R.S.I., volume II, E.M.I., Milano, 1994, pp. 72.
A seguito del riordino della relativa superstite documentazione di archivio, ultimato il 31 agosto 2009, dal Gen. Roberto Gasperini, al tempo Presidente della Federazione Provinciale U.N.C.-R.S.I. di Roma, risultano concesse, a tutt’oggi, 1066 Croci al Merito di Guerra della R.S.I. e relativi attestati.
Diversamente, Sparacino (op. cit., vol. II, pp. 92) riferisce di 1.390 assegnazioni di diplomi con medaglia. Anche in questo caso, la cifra riportata non trova riscontro nella documentazione dell’Unione e resta sostanzialmente inspiegata, salve ricostruzioni di natura meramente congetturale, per le quali semplici conteggi aritmetici non consentono di venire a capo dell’intero problema.
In ogni caso, anche qui il numero delle concessioni è largamente inferiore non solo al quello dei Combattenti e dei Caduti della Repubblica Sociale Italiana, ma anche a quello dei iscritti all’Unione e rispecchia, al più, il totale delle domande materialmente inoltrate.
Del pari, in difetto di apposita documentazione e di marchi di fabbrica, è impossibile, allo stato, indicare la ditta produttrice, gli ordinativi ed i totali di coniazione.
(3 – continua)