Cade in questi giorni il 75° anniversario della seconda battaglia di El Alamein (26 ottobre-6 novembre 1942) che vide fronteggiarsi le truppe dell’Asse, comandate dal feldmaresciallo Erwin Rommel e l’Ottava armata britannica del generale Bernard Law Montgomery.
Ho avuto la fortuna di essere presente più volte al Sacrario che raccoglie i resti dei nostri caduti.
In quei luoghi, in quel deserto, in quelle condizioni estreme, ti chiedi per prima cosa come hanno potuto combattere i nostri soldati; davanti a quelle lapidi, oltre alla commozione senti l’orgoglio di Patria e di quello che i nostri soldati hanno fatto.
Quando ti trovi in quel Sacrario e davanti a quel campo di battaglia, come qualcuno ha detto, non è necessario essere nostalgico, fascista o folgorato da furore bellico per essere orgoglioso di far parte di un popolo che ha combattuto con onore e che ha perso perché sono mancate le armi e la fortuna, non certo il coraggio.